Dall'11 al 20 settembre torna a Milano "Tramedautore", il festival internazionale di drammaturgia contemporanea realizzato in collaborazione con il Piccolo Teatro di Milano.
Il festival Tramedautore, organizzato da Outis – Centro Nazionale di Drammaturgia Contemporanea in collaborazione con il Piccolo Teatro di Milano e Mare Culturale Urbano, compie vent'anni e torna a Milano dall’11 al 20 settembre.
Un’edizione dai toni più intimi, con spettatori contingentati, senza però rinunciare a riunire autori, artisti e le diverse istituzioni che in questi anni hanno contribuito alla crescita del festival, soprattutto il Piccolo Teatro di Milano e i suoi spazi: Teatro Grassi, Teatro Strehler, Teatro Studio Melato, Chiostro Nina Vinchi.
Cittadini senza stato
La proposta artistica, quest’anno, si focalizza principalmente sulla drammaturgia italiana, non solo per ragioni imposte dall'emergenza sanitaria, ma soprattutto per sostenere il momento di difficoltà vissuto dagli artisti di casa nostra.
Il programma della ventesima edizione contempla diverse generazioni di autori teatrali, focalizzandosi sul tema dei “cittadini senza stato”, nella convinzione che il teatro debba comunque rappresentare lo strumento di conoscenza di una comunità sempre più eterogenea e inclusiva: si parte, dunque, venerdì 11 settembre dall'omaggio ad Antonio Tarantino (a pochi mesi dalla morte), con Stranieri, diretto e interpretato da Gianluca Merolli.
Saviano in podcast
Un’intera giornata del festival (la conclusiva, il 20 settembre) è inoltre dedicata al podcast, attualmente investito da un grande successo per il suo modo alternativo di concepire le forme del racconto.
Un’occasione per fare il punto – insieme a giornalisti, autori, conduttori televisivi e radiofonici, attori e registi - sulla grandissima affinità che lega il podcast alle forme della drammaturgia teatrale: al termine, è prevista la presenza di Roberto Saviano, che presenta lo spettacolo in cuffia Le mani sul mondo, nato dalla trasposizione a teatro del podcast che racconta le vite dei boss della criminalità organizzata e le storie di chi ha provato a contrastarli a costo della propria vita.
Un festival dalla vocazione internazionale
Tramedautore mantiene comunque la sua storica vocazione a costruire un ponte fra l’Italia e l’estero, e lo fa con una piccola sezione internazionale: nel Chiostro Nina Vinchi, giovedì 17 settembre, Giorgia Senesi legge Lockdown Poems, di Albert Ostermaier, nella versione italiana di Gian Maria Cervo; a seguire Tindaro Granata, con Il teatro era il contagio, di Rafael Spregelburd, che riflette sulla condizione del teatro odierno, distanziato, se non addirittura proibito.